Stangata di Firenze sui bus turistici, pedaggi di Trento e Bolzano sui passi alpini?

Tempi duri per i bus turistici a Firenze, soprattutto quelli meno ecologici. Il Comune si appresta infatti ad aumentare la tassa di ingresso di un 10/15% almeno per arrivare a portare a casa ben oltre 20 milioni di euro l’anno. Per i bus più ecologici dovrebbero essere previsti degli sgravi, mentre per un mezzo normale oggi si pagano oltre 300 euro per entrare nell’area cittadina. I tour operator valutano il da farsi, ma il Comune tira dritto e si prevede che il rincaro della tassa di ingresso decolli a breve. Nel frattempo Trento e Bolzano si preparano alla stretta sui passi alpini, nell’ambito dei nuovi poteri concessi dal Governo all’interno del recentissimo ritocco al pacchetto autonomia che ha visto rimodulati anche i poteri di controllo sui conti degli enti locali. Pieni poteri dunque sui passi alpini tra le due Province autonome e già si torna a parlare di chiusure, pedaggi e mobilità alternativa, per rispettare l’ambiente in alta quota. Del resto nell’area resta aperto anche il dossier Marmolada. L’Unesco vigila sugli investimenti per riassetto urbanistico e impianti di risalita in uno dei comprensori più incantevoli delle Dolomiti. La gestione ottimale dell’ambiente montano in egida Unesco è una grande sfida per l’Italia. Nei prossimi giorni il segretario generale Unesco, Irina Bokova, sarà a Roma per la costituzione ufficiale dei Caschi Blu della cultura, e vedrà Matteo Renzi e Dario Franceschini. Non sfuggirà l’occasione di parlare della prossima candidatura italiana – i monumenti militari veneziani – e di fare anche il punto su come l’Italia gestisce fondi e poli culturali  Patrimonio dell’Umanità sotto l’egida Unesco.