Bolzano, area-laboratorio per il turismo, cerca più risorse. Dal 2018 la tassa di soggiorno aumenterà del 20% con la possibilità per i Comuni di farla salire anche del 100% per recuperare fondi da destinare a rendere più competitiva l’offerta e per sostenere campagna di marketing e e promozione. L’obiettivo è di arrivare ad almeno 30 milioni ma si potrebbe arrivare anche a 40-50 milioni, in teoria, se tutte le amministrazioni usufruiranno del tetto massimo della tassa per progetti mirati. Il tutto si accompagna alla riorganizzazione della governance turistica locale, che ha l’obiettivo di rendere il sistema più efficiente e capace di affrontare sfide sempre più complesse. La mossa della Provincia autonoma di lega poi al confronto in atto sul potenziamento dell’aeroporto di Bolzano, al decollo della governance Unesco per l’area delle Dolomiti e ai nuovi equilibri di gestione per il parco dello Stelvio. Dove vuole arrivare Bolzano? La vicina Austria sta accelerando gli investimenti di marketing sul mercato italiano e soprattutto su quello europeo e internazionale. Là altrettanto vicina Svizzera sta rilanciando sui grandi progetti di investimento in ambito turistico. Slovenia e Croazia sono un grande cantiere. L’area per vacanze verdi in montagna cresce in Europa. È questo il momento di giocare d’anticipo ma le scelte sull’aeroporto avranno un peso decisivo. Bolzano dunque gioca le sue carte, visto che da Roma tante iniziative chiave per l’industria turistica – il rilancio dell’Enit in primis – vanno a rilento.