Il Lago d’Iseo con Christo batte Expo: oltre 1,5 milioni di visitatori in pochi giorni. Riflessione su potenzialità e risultati di Brera a Milano

Da oggi in avanti dovremo parlare del modello Iseo. Il bilancio turistico della passerella sul lago lombardo dell’artista bulgaro-americano è stato eccezionale. Quindici giorni di esposizione, oltre 1,5 milioni di visitatori con un unico obiettivo in testa: camminare sulle acqua del lago, sulla passerella arancione creata dall’artista. Fiumane di turisti dall’estero che in vita loro neppure avevano mai sentito parlare del lago d’Iseo, del Franciacorta outlet, delle cantine del territorio e dei suoi vini docg. Intorno all’operazione Christo si è mobilitato un intero sistema di offerta territoriale: arte, enogastronomia, paesaggio, shopping. Insomma, l’animo imprenditoriale bresciano ha dato il meglio di sè, e i risultati sono arrivati. Notorietà dell’Iseo a mille e forse più. Certo ora viene il difficile, mantenere la promozione locale all’altezza ma se facciamo le dovute proporzioni il successo turistico è stato perfino superiore a quello dell’Expo di Milano. E in riferimento proprio al capoluogo meneghino risaltano sempre i dati un po’ asfittici della frequentazione del gioiello artistico della città, quella Pinacoteca di Brera per la quale sarebbe lecito attendersi diverse centinaia di migliaia di ingressi, vista la presenza nel cuore di uno dei principali poli turistici che ha scalato le classifiche turistiche nazionali ed internazionale. Sinergie? Promozioni? Comarketing?  Brera avrebbe tutte le carte i regola per confrontarsi con gli altri grandissimi musei italiani e mondiali. Invece c’è stato un apprezzabile recupero dai minimi ma gli obiettivi che le farebbero onore sono ancora lontani. Insomma modello Iseo-Christo per Brera?

  • dario dall'olio |

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