La Regione Puglia dialoga con il colosso Marriott, diverse le opportunità di hotel e progetti sul mercato

A Bari non si parla di altro. L’assessore regionale pugliese con delega al turismo Loredana Capone ha incontrato secondo indiscrezioni in questi giorni manager della catena alberghiera americana Marriott. Obiettivo dei colloqui riscontri sulle opportunità di investimento nella regione, i plafond di risorse Ue e le possibilità che l’ente offre per agevolare i progetti nel comparto viaggi e vacanze. La regione ha molti spunti di interesse. Ad esempio, tra i principali investitori nel settore immobiliare-turistico oggi in Italia troviamo oggi il gruppo Marseglia di Monopoli (Bari), che per il Molino Stucky di Venezia e il Boscolo di Milano Duomo ha messo sul piatto circa 400 milioni di euro; a Marseglia fa capo anche l’Hotel Rosamarina nel Brindisino. In Puglia – regione interessata da una crescita dei flussi turistici e legata strettamente a Matera capitale cultura Ue del 2019 – ci sono molte opportunità. Marriott dal canto suo sta finalizzando a livello internazionale l’accordo di integrazione con il gruppo Starwood, dopo aver ricevuto il via libera dall’Unione Europea nei giorni scorsi. E l’Italia è stato uno dei Paesi presi in esame per le verifiche antitrust. In Puglia dunque c’è spazio per investire a vari livelli. Ci sono diversi alberghi in difficoltà finanziarie che potrebbero interessare. Le banche creditrici hanno fretta di liberarsene. Ci sono opportunità per nuovi investimenti. Ci sono operazioni di sviluppo da completare e rilanciare a causa dell’asfissia finanziaria dei promotori. Ci sono realizzazioni datate che possono essere ristrutturate. Fondi immobiliari che hanno proprietà in Puglia sono interessati ad acquisire gestori solidi e di alto profilo. Non va dimenticato che Marriott ha avuto intese con operatori pugliesi nell’ambito dello sviluppo immobiliare-turistico e che da ultimo sta sviluppando con Ikea e altri operatori del Nord Europa linee di budget hotel.  Le linee sono diversificate, numerosi i marchi Marriott a copertura delle varie fasce di mercato, dal lusso top al 4 stelle, e al congressuale. L’integrazione con Starwood crea un nuovo e più forte polo alberghiero in Italia e gli effetti sul mercato già si vedono.