Matera sarà capitale europea della cultura nel 2019. Una grande opportunità per la città e per l’intera Italia. Un punto chiave sul quale ha focalizzato l’attenzione la Svimez.
Lo studio – si legge in una nota Svimez – sottolinea che dal 1985 al 2012, nelle Capitali della Cultura, si sono investiti in infrastrutture almeno 4,6 miliardi di euro: per città come Porto, Genova e Thessaloniki lo sviluppo infrastrutturale era un obiettivo fondamentale, forse più importante del programma culturale e dell’eventistica . Essen (Ruhr) è stata quella in cui è stato investito maggiormente (500 milioni di euro), dopo Liverpool che ha impiegato circa 600 milioni. Matera, verso l’appuntamento del 2019, è chiamata anch’essa ad affrontare sfide rilevanti, e ciò prevede un impegno finanziario di una certa entità: il budget operativo previsto per il periodo 2015-2020 dal dossier di candidatura ammonta a 52 milioni di euro, mentre il piano di investimento per le spese in conto capitale ammonta a 650 milioni di euro – in previsione uno dei più alti a oggi – e comprende infrastrutture culturali, azioni di rigenerazione urbana e investimenti in grandi infrastrutture legate all’accessibilità della città. Alcuni interventi, fa notare la SVIMEZ, ragionevolmente interessano l’intera regione nell’ottica di allargamento e coinvolgimento dei territori circostanti. Il Patto per la Basilicata, inoltre, sull’asse prioritario Turismo e Cultura, comprende specificatamente l’attuazione e la realizzazione degli interventi previsti per Matera 2019 e riprende ulteriori interventi complementari e infrastrutturali legati a un programma allargato alla regione, denominato Basilicata 2019. I fondi strettamente connessi a Matera ammontano a 111,2 milioni di euro; mentre a recupero, valorizzazione e potenziamento degli attrattori turistici e culturali nel resto della regione sono destinati 195 milioni di euro.