Guide turistiche nel caos (sono oltre 25mila) : il Tar Lazio ha bocciato i provvedimenti del ministero dei beni culturali e turismo. Pubblicata – si legge in una nota Federagit Confesercenti – la sentenza Lazio n. 02831/2017 del 31 gennaio 2017 che annulla i DM del 7 aprile 2015 (individuazione siti) e dell’ 11 dicembre 2015 (requisiti e procedure). Federagit nazionale si era presentata in opposizione al ricorso delle singole guide, e quindi a favore dei decreti, per salvaguardare le guide già abilitate e per riconoscere la specificità della formazione delle guide legata almeno ai siti speciali. Il Tar invece ha accolto le motivazioni del ricorso e proceduto ad annullare i decreti impugnati (DM individuazione siti e DM requisiti e procedure). In pratica cadono tutte le limitazioni all’esercizio della professione di guida su base nazionale. Le recenti delibere delle Regioni Piemonte, Sicilia e Lombardia in applicazione dei 2 DM annullati saranno da rivedere. Federagit Confesercenti è sempre stata a difesa della specializzazione della professione di guida turistica e della corretta divulgazione del patrimonio culturale italiana, a tutela della categoria e del consumatore, e non mancherà di continuare a rappresentare tali posizioni nelle sedi internazionali, nazionali e locali.
“La situazione normativa della nostra professione è radicalmente cambiata in questi ultimi giorni. Con la sentenza del 24 febbraio, infatti, il Tar del Lazio ha annullato il Decreto Mibact sui “requisiti di abilitazione specifica siti”, ripristinando la piena validità della Legge 97/2013 e restituendo immediata applicabilità all’istituzione della “guida nazionale”, professionista abilitato ad operare senza limitazioni territoriali”: commenta Paola Migliosi, presidente di Confguide-Confcommercio. “Contestualmente alla decadenza del DM 565 dell’11.12.2015, decadono le conseguenti delibere approvate dalle varie Regioni. Non si potranno, pertanto, bandire o svolgere esami né per estensioni di abilitazioni da provinciali a regionali, né per abilitazioni specifiche, almeno finché il Ministero non rivedrà da capo la normativa (comma 3 dell’art. 3 della legge 97/2013).E’ nostra profonda convinzione – aggiunge – che la tutela della professione non debba consistere in un arroccamento e che l’obiettivo primario debba essere un concreto sbocco professionale, in un equilibrato contesto normativo europeo. Per questo abbiamo sempre sostenuto con le Istituzioni una posizione favorevole ad una regolamentazione semplice e chiara, l’unica che permetterà un contrasto serio dell’abusivismo. Confguide non è per la “deregulation”, ma per poche regole, certe, aggiornate e serie, rivendicando il nostro atteggiamento responsabile, corretto e lungimirante chiediamo un incontro urgente al Governo per riprendere il dialogo e ridisegnare completamente la normativa sulle guide turistiche e rivedere radicalmente l’impostazione del decreto siti.“
Anche l’Antitrust di recente aveva sollevato delle riserve sulla normativa per le guide turistiche in rapporto alle indicazioni di Bruxelles e alla salvaguardia dei principi di concorrenza.