La sfida è di quelle impegnative ma non impossibili. La sfida di un riconoscimento globale, che vale anche per un territorio adiacente ma appartato rispetto al Lago Maggiore come l’enclave del Lago di Mergozzo, e vale per uno chef come Marco Sacco che da dieci anni ha due stelle Michelin nel suo locale affacciato sull’acqua: il Piccolo Lago.
Ricerca, sperimentazione, qualità, servizio, simpatia, forse anche la modestia tipica dei personaggi temprati e riflessivi, che hanno sempre qualcosa di valido da comunicare, ma con misura. La sfida di Marco sacco è anche la sfida di un territorio e di un modello. Un territorio conteso, ambito, anche se non molto facile da raggiungere, lontano dai grandi agglomerati urbani. Ma piacevole e raffinato sulle rive di un lago tra i più puliti d’Italia e che non teme il confronto il gigante Verbano italo-svizzero di tradizioni altisonanti. La cucina di Sacco è un misto di raffinatezza e ricerca dei sapori e degli ingredienti del territorio. A riprova che si possono raggiungere soluzioni di alto livello partendo da basi semplici ma chiare e nette come il pesce di lago, i frutti della terra, la pasta fatta in casa e condita con le uova dell orto o con quel pane e cioccolato – come dessert – semplicemente glamour tanto è un piacere vederlo come assaggiarlo.
Tra le proposte della nuova stagione metterei al primo posto una ricetta molto raffinata ancorché semplice.
Mantecato di Luccio, succo di mela verde e zenzero
Un piatto come un ricordo d’infanzia. Trae ispirazione da una ricetta della nonna (dello chef): il baccalà mantecato con latte, olio d’oliva, patate. Lo chef l’ha imprigionato nelle cellule della memoria e oggi lo propone facendo protagonista il luccio, pesce più asciutto rispetto al merluzzo nordico, mettendo l’accento sulla freschezza con il succo di mela verde e lo zenzero. Da abbinare ad un Arneis.
Suggestivo anche il percorso del Lungolago, una sorta di cammino in tavola tra l’offerta e le prelibatezze locali, all’insegna di una proposta sempre raffinata. Esilarante e irresistibile la proposta di Topinambur, così come la Carbonara Au Koque. Sapori della tradizione con Cuore e cervello.