La posizione è magnifica, domina dall’alto tutta la città di Napoli. Il contesto è sublime, tra la Reggia borbonica (foto di Giuseppe Salviati), i giardini, il Bosco e le strutture storiche nel Bosco, oggetto del bando che il ministero beni culturali e turismo (Mibact) ha lanciato. Si legge nel bando: il Real Bosco di Capodimonte, nato come sito di caccia per iniziativa di Carlo III di Borbone, è un complesso urbanistico che si estende su una superficie di 134 ettari di grandissimo interesse storico e botanico. Il patrimonio architettonico è costituito da 16 edifici storici risalenti al XVIII – XIX secolo, originariamente funzionali allo svolgimento delle attività venatorie e produttive che si svolgevano. Il Real Bosco è attraversato da 34 km di viali percorribili e da 10 ettari di praterie restaurate che contano oltre 150.000 piante d’alto fusto. Ad oggi, l’intero complesso di proprietà demaniale, viste le sue enormi potenzialità, è coinvolto in un ampio progetto di valorizzazione sostenibile del sito, che si caratterizza per il recupero e l’innovazione delle attività produttive unite al restauro ed alla rifunzionalizzazione degli edifici.
Pe il Mibact e la Reggia di Capodimonte, guidata da Sylvain Bellenger, la valorizzazione delle strutture storiche nel Bosco con ristorazione di alta qualità comprende anche il forno dove venne preparata la prima Pizza Margherita. Una proposta: chi meglio dell’Albereta di Erbusco in Franciacorta (Brescia) e di Franco Pepe da Caiazzo (recentemente definito miglior pizzaiolo d’Italia) oggi alleati per proporsi a gestire questa operazione? Certo il bando è aperto e scade il 22 settembre. Ma tra tanti potrebbe essere una buona opportunità per coniugare accoglienza di fascia alta, cucina a 5 stelle e arte piazzaiola gourmet.
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