A #BenvenutoBrunello2018 è stato celebrato “ufficialmente” il matrimonio tra uno dei vini d’eccellenza italiani a livello globale e il Tartufo bianco delle Crete senesi e della Val d’Orcia. Montalcino e San Giovanni d’Asso, sede di uno dei museo del tartufo più famosi al mondo, sono diventati un unico comune. E così la manifestazione che ha presentato per la prima al mercato internazionale (con esperti, giornalisti e appassionati da varie parti del mondo) il Brunello 2013 e il Brunello Riserva 2012, ha voluto dedicare un appuntamento di approfondimento enogastronomico, al Tartufo bianco del terroir senese. Brunello e Tartufo bianco senese sono sempre più protagonisti della cucina del territorio e cresce di continuo l’offerta di piatti sincretici tra sperimentazione e tradizione. Credo che la sintesi più interessante per una esperienza gourmet sia l’abbinata del giovane Brunello con l’oro bianco senese – che ha un gusto assai raffinato e delicato – in abbinata a piatti della tradizione ricchi di sapienti sfumature, ma senza eccessi di grassi. Sono diverse le proposizioni di menù con Brunello e tartufo bianco senese nei locali della zona, in abbinata a carni rosse leggere, volatili e paste fresche imbottite che, come da tradizione maremmana, vogliono ingredienti di campo e condimenti a base di olio, fruttato e leggero, cui il tartufo dona una ricca fragranza che raggiunge momenti di piacevole simbiosi con il giovane Brunello. Sapori e sfumature sempre eleganti, mai eccessivi.
