#Champagne rovente: consumi giù in Francia, la sfida dei #Vignerons ai grandi gruppi

Acque, o meglio, cantine agitate in Francia per lo champagne. I consumi calano nella terra di Dom Perignon, e vanno molto bene all’estero, grazie in particolare all’Asia. Ma gli oltre 21mila vigneron del Syndacat general (Sgv) sono determinati a ridiscutere i rapporti con le grandi Maisons, che traggono i maggiori vantaggi da un mercato complesso, ricco e sempre più evoluto. Intanto il costo dei terreni sfiora in molti casi i due milioni di euro per ettaro. E così all’assemblea di Epernay del 12 aprile dal Palais des Fetes l’organizzazione che ha di recente riconfermato alla guida Maxime Toubart è determinata a cambiare strategia. E si è rivolta ai guru della  M&CSAATCHI.GAD. I Vignerons Sgv vogliono una comunicazione dello champagne completamente diversa, moderna, competitiva e a misura appunto di Vignerons. E l’Assemblea di Epernay si terrà qualche giorno dopo un appunto mento di particolare importanza: il Sgv ha infatto organizzato (seconda edizione) per il 7 aprile una grande degustazione di champagne nel cuore di Parigi, a prezzi molto favorevoli, presso  il classicissimo Hotel Salomon de Rothschild, uno dei grandi punti di riferimento enogastronomici internazionali sulle rive della Senna. Insomma, un messaggio chiaro ai grandi gruppi: gli equilibri nel mercato dello champagne devono cambiare, largo ai Vignerons.