Pasta Armando in vetrina a Milano con chef Alessandro Borghese, dal 2019 temporary shop alla Stazione Centrale

Pasta Armando è un  progetto del Pastificio De Matteis di Valle Ufita, nel cuore dell’Irpinia, tra Avellino e Capitanata. Con 106 milioni di fatturato il pastificio (con annesso molino) dal 1993 realizza a Flumeri 130mila tonnellate di pasta esportate in 43 Paesi (70% del fatturato) realizzando prodotti per i big della grande distribuzione, Walmart in prima linea solo per citarne qualcuno. Con la multinazionale Landor è stato sviluppato il progetto di marketing di specialità  denominato Armando, dal nome del titolare del polo pastario. Armando è un progetto industriale e di filiera: pasta con grano italiano coltivato da 1.836 aziende agricole contrattualizzate e 45 stoccatori, 24mila ettari, nove regioni e 21 province.  Armando è un progetto di marketing:  linea distinta e identitaria con produzioni a trafila di bronzo con grandi duri selezionati, semole integrali e farine di cereali. E la comunicazione? Niente tv ma influencer marketing con Alessandro Borghese che di recente ha aperto a Milano il ristorante dove scoprire “il lusso della semplicità” in zona Citylife. Grande cucina a vista, design morbido e avvolgente con toni scuri, il locale di Borghese – che Blogmeter premia tra i top influencer italiani – è la vetrina milanese di Pasta Armando. Tra l’azienda irpina e lo chef c’è un accordo quadro di promozione. Buona la prova cottura di Pasta Armando, che consiglierei innanzitutto di assaggiare appena scolata senza condimento. Dico sempre che la pasta più buona è quella provata durante la cottura. Due le soluzioni offerte da Borghese: spaghetti Armando alla chitarra con alici, pane nero saporito e clorofilla di prezzemolo. Il piatto che valorizza di più Armando, con un retrogusto di spessore. Discrete le mezze maniche alla checca con Pomodoro san Marzano a cubetti, basilico, fior di latte, parmigiano ed olio Evo. In questo caso mozzarella e pomodoro fresco prevalgono di più sulla pasta che comunque dimostra una buona tenuta non cedendo troppo alla cottura Insomma, in un mercato difficile e affollato come quello della  pasta secca, una strategia di marketing sull’identità e il servizio di filiera al consumatore a prezzi tutto sommato accettabili, sotto i 4 euro al chilo in attesa del temporary shop alla Stazione Centrale del capoluogo meneghino in programma dal 2019. Forse Armando farebbe bene a trovare una casa un po’ più stabile. Che dire: la pasta di Armando mi pare un buon brand per una rete di locali.  Intanto c’è il commercio digitale.