E’ il più grande raduno religioso del mondo, celelebrato in più occasioni dal National geografic insieme all’evento clou per i sikh, l’Holla Mohalla nel Punjab. Il Kumbh mela – cui bisognerebbe partecipare almeno una volta vista la particolarità dell’evento – si tiene in quattro località diverse dell’India a rotazione ed è, insieme con l’Holla Mohalla che si svolge dal 22 al 24 marzo, di grande interesse anche per i tour operator internazionali. Le tensioni tra India e Pakistan non hanno distolto i fedeli hindu dal tradizionale pellegrinaggio in uno dei luoghi dell’amrita, il nettare dell’immortalità. Prossimo appuntamento ad Haridwar, nel 2022. Di seguito una nota riepilogativa dell’Ansa.
(ANSA) – NEW DELHI, 05 MAR – Si è concluso la notte scorsa, a Prayagraj, l’ex Allahabad, con cinquanta milioni di fedeli che si immergevano, il festival induista del Kumbh Mela, definito il
più grande raduno di pellegrini mai tenutosi al mondo. Per un curioso sovrapporsi di date, l’ultimo giorno del Kumbh è coinciso con il primo dei due giorni del Mahashivrati, la festa
in onore di Shiva, una delle figure più importanti e venerate del Pantheon induista. I cinquantacinque giorni del pellegrinaggio di quest’anno sono stati un trionfo di cifre da record e di capacità organizzativa: si parla di oltre 130 milioni di fedeli che hanno visitato il sito e si sono immersi. Un successo per il premier Modi (nella foto il bagno nel Gange), che ha seguito e sponsorizzato ogni tappa della preparazione e dello svolgimento, affiancando Jogy Aditynath, il governatore dello stato dell’Uttar Pradesh, in cui si trova Prayagraj, uno degli esponenti del suo partito a lui più vicino. Incaricati del Guinness hanno visitato il Kumbh alla fine di febbraio per verificare la candidatura nell’albo internazionale dei primati: in quell’occasione sono state fatte viaggiare contemporaneamente cinquecento navette lungo le strade che collegavano la metropoli di tende, allestita per accogliere i pellegrini e i turisti, al punto della confluenza dei due fiumi, il Gange e lo Jamuna, per il bagno che gli indù ritengono purificatore. Allo stesso tempo, oltre diecimila addetti alla pulizia del sito, che occupava un’area di quarantacinque chilometri quadrati, lavoravano contemporaneamente. Il premier Modi ha visitato il Kumbh in varie occasioni, e si è ripetutamente immerso nelle acque. L’ultima visita, dello scorso 24 febbraio, ha lasciato il segno, per la spettacolare performance del premier che, in una tenda, si è inchinato davanti a cinque addetti alla pulizia delle latrine, e ha lavato loro i piedi, in un rito mutuato dal cerimoniale cattolico. Il video che lo immortala nel gesto di umiltà, è stato visto e condiviso sui social milioni di volte. (ANSA).