Turismo & ambiente: a Favignana Rio Mare cura le tartarughe e Castiglione rilancia la tonnara

La vecchia tonnara Florio di Favignana (Trapani) rinasce con la cura delle tartarughe marine. Rio Mare (gruppo Bolton) e L’Area Marina Protetta delle Isole Egadi in Sicilia hanno stretto una partnership con l’Università di Pisa per il progetto Marine turtle tracking, che prevede l’installazione di tag satellitari che accompagnano le tartarughe nei loro spostamenti una volta tornate in libertà. Uno di questi tracker, l’Iridium, è dotato di una tecnologia innovativa di Gps portatile sperimentata per la prima volta in Italia nell’ambito di questo progetto. Pertanto verrà studiato a fondo il comportamento in acqua delle tartarughe. Bolton Group, nel frattempo, sta realizzando un programma a sostegno dell’area marina protetta, che ha lo scopo di preservare la prateria di Posidonia Oceanica più estesa del Mediterraneo, che regola l’assorbimento di CO2 nel mare e nell’atmosfera: una vera e propria “Foresta Amazzonica” subacquea. Grazie a questo programma è stata ridotta dell’98% la pesca a strascico illegale nell’arcipelago, sono state riabilitate 21 tartarughe Caretta caretta ed è stata avvistata anche una foca monaca, evento molto raro nel Mediterraneo.

Nel frattempo la Castiglione di Trapani ed Erice sta rilanciando la tradizionale tonnara nelle Egadi ed in particolare a Favignana, sull’onda del rilancio della pesca al tonno rosso in Mediterraneo. Castiglione ha piazzato tra Favignana e Levanzo diverse tornare, ossia sistemi di reti (tradizionali) per la cattura del tonno rosso per il quale l’Unione Europea ha rimesso mano alle quote di pesca. Un segnale forte ed importante, anche se la pesca con la classica tonnara non è particolarmente remunerativa.