La terza edizione di HospitalitySud, il salone dedicato alle forniture e ai servizi per hotel e l’extralberghiero, avrà luogo martedì 25 e mercoledì 26 febbraio 2020 a Napoli, presso la Stazione marittima, come sottolinea una nota della Leader di Salerno, la società che organizza l’evento.
La Campania con il suo capoluogo e il Sud Italia sono protagoniste per l’attuale crescita record dell’industria turistica, che si riflette nella maggiore richiesta di forniture e servizi da parte del mondo dell’ospitalità. “HospitalitySud – spiegano alla Leader – è l’unico appuntamento del Sud per gli operatori del mondo Horeca, in particolare: hotel, resort, ville, dimore storiche, relais, country house, agriturismi, villaggi, camping, affittacamere, bed and breakfast, case vacanza, ostelli, terme”.
HospitalitySud è patrocinato da Associazione italiana Confindustria alberghi e Federalberghi Napoli, si svolge in collaborazione con Ada, l’Associazione direttori albergo ed “è evento ufficiale dell’Ehma, European hotel managers association”.
I numeri del turismo in Italia
Il turismo in Italia continua a rivestire un ruolo fondamentale per l’occupazione e di conseguenza l’economia: secondo il 53° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese, infatti, tra il 2017 e il 2018 il contributo diretto del settore turistico al Pil è aumentato dell’1,9%, con un valore economico di poco meno di 96 miliardi di euro.
Il contributo diretto in termini di occupazione ha sfiorato il milione e mezzo di addetti nel 2017 e per il2018 ha visto un incremento dell’1,3% (circa 20.000 in più). Considerando anche gli impatti indiretti e indotti (investimenti del settore, spesa pubblica per promozione, marketing, servizi di sicurezza e sanitari, spesa diretta e indiretta del personale dedicato alle attività di viaggio e turismo), il valore economico del turismo in Italia ha raggiunto i 213 miliardi di euro nel 2017, pari al 13% del Pil. Secondo le stime, ha superato i 227 miliardi di euro nel 2018, con una crescita dell’1,8%. L’incremento dell’occupazione è dell’1,4% e il perimetro allargato del turismo include oggi 3.443.000 occupati. Secondo le proiezioni a dieci anni del valore economico e dell’occupazione, nel 2028, con un tasso di crescita medio annuo dell’1,9%, il contributo diretto potrebbe infatti raggiungere i 116 miliardi di euro, con poco meno di 1.800.000 occupati. Se si aggiungono gli impatti indiretti e indotti, si arriverà a 267 miliardi di euro e a un’occupazione di quasi 4 milioni di addetti.
Nei prossimi anni il 68% della forza lavoro impiegata nel turismo avrà bisogno di riqualificazione. Una sfida particolarmente impegnativa per un settore che ha un’incidenza sull’occupazione totale del 14,9%.Ma considerevole è anche il gap tra le esigenze aziendali e quello che il mercato offre: solo il 6% delle imprese dichiara di riuscire a trovare senza difficoltà le figure professionali che ricerca, a fronte di un 76% che sostiene che le competenze sono reperibili, ma solo in parte (dati Iulm). Tra le figure più richieste spiccano quelle specifiche per le aree: food&beverage, digital marketing,revenue management, housekeeping, wellness.