Torre Galfa Milano, primo grattacielo italiano stile Usa, rinasce con Halldis (Ferragamo)

Torre Galfa torna a risplendere, come si legge in una nota Halldis. Da questi giorni, il più antico grattacielo d’Italia stile Usa, con i suoi 31 piani e uno degli skyline più belli della città, a due passi dal nuovo modernissimo quartiere Porta Nuova, con vista sul Pirellone e piazza Gae Aulenti, a poca distanza dalla Stazione Centrale, accoglie Halldis Galfa.

Halldis, operatore milanese degli affitti brevi, che gestisce 2.000 proprietà in 25 località italiane ed europee per conto di proprietari privati e istituzionali, gestirà 63 appartamenti esclusivi nell’immobile. Dislocati sui 13 piani alti – dal 13° al 25° – per circa 6.000 metri quadrati: 43 bilocali, 15 trilocali e cinque quadrilocali. Quattro alloggi sono approntati per accogliere disabili. Il costo medio del soggiorno per unità, che possono ospitare da quattro a dieci persone, va da 150 a 950 euro, così da consentire a tutti di vivere un’ esperienza unica. Proprietario dello stabile è Unipol, che ha investito complessivamente 300 milioni di euro nell’operazione e affidato il progetto di riqualificazione allo studio internazionale Bg&k Associati di Maurice Kanah e Paola Bucciarelli.

L’iniziativa riproduce il modello, molto diffuso in Usa, che declina la formula “mixed use”, affitti brevi più hotel, più servizi. Nel grattacielo, infatti, oltre agli appartamenti di Halldis, Meliá Hotels, primo nel ramo resort e tredicesima catena alberghiera al mondo, offrirà l’hotelerie. Saranno anche disponibili servizi dedicati:  fitness center, parcheggio interno, sale eventi e ristorante panoramico.

Torre GalFa (dall’unione delle iniziali di via Galvani e via Fara, dove sorge) fu progettata nel 1956 dall’architetto Melchiorre Bega e inaugurata nel 1959 sei mesi prima del Pirellone. Costruita in cemento armato e in facciate continue di alluminio e vetro ha una eleganza che risiede “nella sua bellezza semplice – scrisse Giò Ponti – in grado di comunicare verità”. Inizialmente la proprietà era della società petrolifera Saram, quindi della Banca Popolare di Milano. Nel 2006 fu ceduta a Fondiaria Sai e da questa nel 2012 a Unipol. Dopo 16 anni di non utilizzo, nel 2016 hanno preso il via i lavori di riqualificazione.

“Si tratta – afferma Alberto Melgrati, managing director di Halldis – di una proposta importante per Milano. Gli affitti brevi dimostrano di essere lo strumento per la riqualificazione e il recupero di parti della città. Torre Galfa rappresenta anche un modello misto appartamenti/hotel. È la conferma di quanto sosteniamo da tempo: gli affitti brevi sono un’ estensione del settore ricettivo, non sono in contrapposizione all’hotelerie, ma complementari. Nel capoluogo, dove gestiamo 400 proprietà, siamo già presenti al Bosco Verticale e in Solaria, e presto otterremo  la conduzione di palazzi prestigiosi in centro e a Brera, così come fatto a Genova, Roma, Trieste, Venezia  e in altre città. Il patrimonio immobiliare italiano è impregnato di arte, cultura e stile, e il nostro mercato rappresenta una soluzione spesso perfetta per ottenere due obiettivi insieme: il recupero conservativo e il rilancio economico.”

“Halldis Galfa” sarà presentato agli operatori di settore presso lo spazio Halldis, allestito nello stand della Regione Lombardia (Pad. 3, C17, C25, G16, G24), durante la BIT di Milano, in programma dal 9 all’11 febbraio presso Fieramilanocity.

Halldis, società italiana con sede a Milano, gestisce oltre 2.000 proprietà in 25 località in Italia ed Europa per conto di proprietari privati e istituzionali (banche, fondi e SGR), affittate per uso turistico o motivi di lavoro. Della società, fondata da Leonardo Ferragamo e Pietro Martani, fa parte anche  Windows on Italy, che offre ville e appartamenti di lusso, in particolare in Toscana. Il volume d’affari stimato per il 2019 è di oltre 28 milioni di euro.

  • Alberto |

    Ottima idea. Chissà se si potranno affittare spazi per mostre

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