Pompei torna sugli scudi. Entra nel vivo la corsa per la direzione della grande area archeologica che fa capo a Pompei, dopo l’uscita di Massimo Osanna andato a dirigere i Musei. Sarà una corsa tra 44 candidati, tra cui molti stranieri, nello spirito della riforma attuata a suo tempo dal ministro Franceschini, con la commissione guidata da un presidente d’eccezione. Non mancheranno le polemiche ma a Pompei serve una figura di livello altissimo. Di seguito la nota Ansa sulla Commissione.
Sarà la presidente emerita della Corte Costituzionale Marta Cartabia, professoressa ordinaria di Diritto costituzionale alla Bocconi, a presiedere la commissione che selezionerà il prossimo direttore del Parco archeologico di Pompei. Lo ha deciso il ministro di beni culturali e turismo Dario Franceschini che oggi ha firmato il decreto di nomina della commissione, della quale faranno parte Luigi Curatoli, Generale dell’Arma dei Carabinieri, già Direttore del Grande progetto Pompei; Carlo Rescigno, Accademico dei Lincei, professore ordinario di archeologia classica nella Università degli studi della Campania “L. Vanvitelli”; Andreina Ricci, già professoressa ordinaria di metodologia e tecnica della ricerca archeologica nell’Università di Roma “Tor Vergata”; Catherine Virlouvet, professoressa emerita nell’Università d’Aix-Marseille, già direttrice della École française di Roma. La commissione selezionerà i dieci candidati ritenuti più idonei tra le 44 candidature ricevute – il 23% proviene da candidati non italiani – e li convocherà a colloquio. All’esito dei colloqui la commissione individuerà una terna di candidati che sarà sottoposta al ministro per la scelta finale. La conclusione della procedura e la conseguente nomina del direttore è prevista per il 31 marzo 2021. “Una commissione composta da esperti di alto livello scientifico – nota Franceschini – che lavorerà nei prossimi mesi per selezionare il miglior profilo possibile per l’incarico di direttore del Parco archeologico di Pompei. Uno dei siti più famosi al mondo che rappresenta un’importante storia di rinascita del patrimonio culturale italiano degli ultimi anni”. La partecipazione alla Commissione di valutazione, viene precisato dal Mibact, è a titolo gratuito. Il decreto è stato trasmesso ai competenti organi di controllo.