Real estate low cost: domanda record dall’estero per le case a un euro nei borghi

Il real estate low cost piace. C’è una grande domanda ancora inespressa di nuovi modelli abitativi. C’è un patrimonio enorme di abitazioni in condizioni di semiabbandono. Dalla Valle d’Aosta alla Puglia passando per la Toscana gli ultimi progetti.

Case a 1 euro in Valle d’Aosta, boom di richieste a Oyace
(ANSA) – AOSTA, 05 FEB – E’ boom di richieste a Oyace (Aosta), paese alpino di 200 abitanti, per poter acquistare case a un euro: dopo la notizia dell’iniziativa lanciata nei giorni scorsi e volta al recupero di immobili abbandonati, i telefoni degli amministratori locali e del Comune sono diventati bollenti. “Abbiamo ricevuto oltre 50 richieste, via telefono e social”, spiega il sindaco, Stefania Clos. “Ci hanno scritto dall’Argentina, abbiamo ricevuto chiamate dalla Sicilia, da Lecco, Como, Milano”. Tuttavia il progetto è ancora nella sua fase iniziale. Il Comune cioè sta sondando la disponibilità dei proprietari che intendono cedere i loro immobili. “Al momento non ci sono ancora case disponibili, quindi non c’è ancora un catalogo con le proposte”, sottolinea il sindaco. L’obiettivo del progetto, il primo del genere in Valle d’Aosta, è il recupero di immobili abbandonati, sia nel capoluogo sia nelle frazioni, favorendo l’insediamento abitativo di famiglie, attività turistico-ricettive, negozi e botteghe artigianali. “Spesso gli immobili in disuso o fatiscenti entrano nel dimenticatoio dei proprietari, che in alcuni casi sono anche numerosi. Vogliamo aiutarli a ‘disfarsene’, vendendoli al prezzo simbolico di un euro. Allo stesso tempo, miriamo a riqualificare il Comune”, spiega Clos. Il paese sorge a poco meno di 1.400 di metri di quota nella Valpelline, a circa 20 minuti di auto da Aosta, ed è circondato da boschi e pascoli. (ANSA).

A Biccari vendita case a 1euro. Sindaco,arrivate 7mila mail

 (ANSA) – BARI, 05 FEB – Case in vendita da uno a 15 mila euro, nel cuore di un borgo pugliese che cerca così di ripopolarsi e rilancianrsi. L’iniziativa del Comune di Biccari, in provincia di Foggia, raccontata recentemente dalla Cnn sul suo sito Travel, è destinata ad aver successo dal momento che – spiega il sindaco Gianfilippo Mignogna – in Municipio sono arrivate in pochi giorni 7.000 mail provenienti da Stati Uniti, Inghilterra, Belgio, Olanda e anche da Sudamerica. “Vogliamo provare a mettere in vetrina le caratteristiche abitazioni del nostro centro storico, sfitte o abbandonate dai proprietari per diversi motivi – afferma Mignogna – riteniamo che sia un’opportunità importante per far arrivare nuove persone e mettere in moto piccoli circuiti economici sul territorio. Biccari – continua – si presta a questo tipo di attività perché ha già dato prova di essere una comunità operosa e accogliente”. Ad attrarre potenziali acquirenti dall’estero, secondo il primo cittadino, la possibilità di trascorrere del tempo in un piccolo borgo italiano, di goderne la qualità della vita, il buon cibo, e anche la ‘lentezza’ che fa parte dello stile di vita dei comuni italiani più piccoli. E la decisione di promuovere il progetto direttamente negli Stati Uniti, grazie all’articolo su Travel appunto, ma anche in Sudamerica, attraverso Argentina per il mondo, si è rivelata – sottolinea Magnogna – una carta vincente per il successo dell’iniziativa. Con Buenos Aires, in particolare è allo studio un progetto per portare a Biccari giovani in smart working, per temporanee residenze nel comune.
Borgo senese cerca residenti, aiuti per affitto prima casa
(ANSA) – RADICONDOLI (SIENA), 05 FEB – Un contributo fino 2400 euro annui a chi decide di prendere la sua prima casa in affitto nel territorio comunale e, in cambio, garantisce di mantenere lì la propria residenza per almeno quattro anni. Lo prevede un bando, finalizzato all’incremento della popolazione, del Comune di Radicondoli (Siena), piccolo borgo medievale con poco più di 900 abitanti incastonato tra la val d’Elsa e la val di Cecina e circondato perlopiù da boschi o terreni coltivati. Tra i suggestivi vicoli del borgo sorge anche uno dei teatri più piccoli d’Europa con i suoi 67 posti. “E’ una tra le scelte più innovative che abbiamo fatto ed è parte integrante del progetto WivoaRadicondoli” spiega in una nota il sindaco Francesco Guarguaglini che evidenzia come il Comune, tra il 2020 e l’inizio del 2021, su residenzialità e aziende “ha investito un milione di euro”. “Una cifra considerevole – aggiunge -, dedicata ad una comunità che vuole crescere; una comunità consapevole, resiliente, forte della propria identità, aperta e inclusiva”. Il bando prevede che il contributo venga concesso per le prime case in affitto a canone concordato e possono partecipare anche giovani già residente a Radicondoli con meno di 35 anni che vogliano costituire un nuovo nucleo familiare. E’ di 100mila euro complessivi la somma prevista e la percentuale di contributo erogato è il 50% del canone di affitto mensile, per un importo non superiore a 200 euro, e per un periodo massimo di 24 mesi.