Oggi a Pompei via al confronto sulla maxi-stazione

Oggi al Comune di Pompei inizia il confronto tra forze politiche, cittadini e rappresentanze di associazioni e operatori sul nodo della nuova maxi-stazione che, come auspicato anche dal ministro Dario Franceschini, dovrebbe costituire il cardine del piano di investimenti per l’area. Una prima valutazione indica in 35 milioni il valore del progetto. Il Comune – che ricade tra i centri sotto l’egida Unesco – al tavolo per la macro-area interessata al  Grande progetto Pompei ha già fatto sapere di non essere d’accordo. Perplessità e dinieghi sarebbero stati avanzati anche da parte di altre amministrazioni locali. In sede locale si fa presente che gli Scavi di Pompei hanno due uscite autostradali nel raggio di un chilometro circa, tre stazioni ferroviarie di cui due della Circumvesuviana ed una servita da Trenitalia, un aeroporto internazionale a 25 chilometri, due  terminal crociere a 20/25 chilometri serviti appunto da autostrada. L’alta velocità arriva alla stazione di Napoli centrale sulla quale convergono sia la linea ferroviaria locale in carico a Trenitalia che la Circumvesuviana, in pratica chi arriva a Napoli con i treni veloci può raggiungere Pompei su ferro in 30/40 minuti. Il ministro Franceschini ha ribattuto a chiare lettere che il progetto della nuova grande stazione è fondamentale per il decollo dell’area e che sarebbero da evitare veti preconcetti o opposizioni che contrastino con i programmi di sviluppo. Come dire: non c’è Grande Pompei senza la nuova stazione che dovrebbe collegarsi direttamente con l’alta velocità. Molto preciso l’invito al Comune di Pompei a farsi parte diligente nella realizzazione dei progetti che abbracciano un po’ tutta l’area alle falde del Vesuvio. Ora la parola passa ai pompeiani.

  • LUCATRAMIL |

    Una bella tranvia di collegamento tra le stazioni ed i parcheggi di chi arriva in auto (comunque da scoraggiare). Grande capacità unita a costi contenuti e tempi veloci di realizzazione, con funzione ecologica e basso impatto estetico. All’estero l’avrebbero già costruita nel tempo che noi impieghiamo in chiacchere.

  Post Precedente
Post Successivo